Norme per la direttiva Apparecchiature Radio

La direttiva 2014/53/UE (la cosiddetta direttiva sulle apparecchiature radio, in inglese Radio Equipment Directive - RED) disciplina dal 22 maggio 2014 la fornitura di apparecchiature radio all'interno dell'Unione Europea. Sulla base dei requisiti fondamentali in essa contenuti, le direttive proteggono le persone e gli animali domestici dai pericoli derivanti dalle apparecchiature radio, garantiscono un funzionamento senza interferenze in combinazione con altri dispositivi (EMC) e assicurano un uso efficiente dello spettro radio, in modo da non causare interferenze dannose.

A seguito delle modifiche apportate dal regolamento delegato (UE) 2022/30, si applicano inoltre nuovi requisiti della RED in materia di cibersicurezza: gli apparecchi radio collegati a Internet non devono avere “effetti dannosi sulla rete o sul suo funzionamento” e devono garantire “funzioni di protezione contro le frodi” e dei dati personali.

In quanto direttiva del cosiddetto “nuovo quadro legislativo”, la direttiva RED definisce solo i requisiti di sicurezza di base, mentre le specifiche tecniche dettagliate sono elaborate dagli organismi europei di normazione CEN/CENELEC ed ETSI (l'Istituto europeo delle norme di telecomunicazione) nell'ambito di norme armonizzate.

Se gli apparecchi radio di un produttore sono conformi alle norme armonizzate (o parti di esse) “pubblicate nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea”, si presume che tali prodotti siano conformi ai requisiti essenziali di cui all'articolo 3 della direttiva 2014/53/UE sugli apparecchi radio. Apponendo la marcatura CE, i fabbricanti dichiarano infine che il prodotto soddisfa i requisiti applicabili ed è il risultato visibile di un intero processo che comprende la valutazione della conformità in senso lato.
 

Norme armonizzate relative alla direttiva RED nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

La pubblicazione delle norme armonizzate come riferimenti nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea relative alla direttiva RED avviene a intervalli irregolari tramite le cosiddette decisioni di esecuzione, che modificano l'elenco esistente delle norme armonizzate relative alla direttiva 2014/53/UE.

Nell'ambito di tale decisione vengono aggiunte norme elaborate su incarico della Commissione. Ciò può avvenire nell'ambito di nuove norme, che vengono elencate per la prima volta nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea, o mediante l'inserimento di documenti direttamente successivi, se la norma precedente non è più conforme allo stato dell'arte e ha dovuto essere adattata a requisiti modificati. Un adeguamento ad hoc a breve termine può avvenire anche nell'ambito di norme di modifica che comprendono solo un adeguamento mirato di una sezione specifica della “norma di base”.

Con l'adozione di nuove norme successive, quelle precedenti vengono rimosse dalla Gazzetta ufficiale dell'UE, concedendo un periodo di transizione. Attualmente tale periodo è di 1,5 anni, al fine di garantire ai fabbricanti tempo sufficiente per adeguarsi ai requisiti di sicurezza modificati.